Arte francese seconda metà sec. XIX (stile Secondo Impero): Cane porta orologio. Bronzo dorato, malachite; h. cm 22 l. cm 20 l. cm 15; Orologio incassato in una “Boccetta porta profumo”: oro, cristallo di rocca intagliato. La “trovata” di gusto barocco, che accomuna la funzionalità del “cane” al compito grazioso, il virtuosiastico espediente della “boccetta porta profumo” in funzione di “cassa”, I piedini “a cartocci foliacei” neoroccocò, manifestano caratteri peculiari dei revival correnti in Francia sotto Napoleone III (1848- 1870).
Un sorvegliato ecletticismo distingue l’esemplare.
Arte francese seconda metà sec. XIX (stile Secondo Impero): Cane porta orologio. Bronzo dorato, malachite; h. cm 22 l. cm 20 l. cm 15; Orologio incassato in una “Boccetta porta profumo”: oro, cristallo di rocca intagliato. La “trovata” di gusto barocco, che accomuna la funzionalità del “cane” al compito grazioso, il virtuosiastico espediente della “boccetta porta profumo” in funzione di “cassa”, I piedini “a cartocci foliacei” neoroccocò, manifestano caratteri peculiari dei revival correnti in Francia sotto Napoleone III (1848- 1870).
Un sorvegliato ecletticismo distingue l’esemplare.
Pendola da tavolo Impero in bronzo dorato al mercurio raffigurante menestrello, Francia inizio XIX secolo con quadrante smaltato con numeri romani in nero, lancette Breguet e fascia con putti alati che sorreggono festoni: cm 32x16x47.
Pendola da tavolo Impero in bronzo dorato al mercurio raffigurante menestrello, Francia inizio XIX secolo con quadrante smaltato con numeri romani in nero, lancette Breguet e fascia con putti alati che sorreggono festoni: cm 32x16x47.
Manifattura Francese c. 1825 - 1835: coppia di orologi con fastigio raffigurante Venere e Amore, mentre in basso la Danza di Amorini. Movimento d.1825, bronzo dorato al mercurio e smalto.
Manifattura Francese c. 1825 - 1835: coppia di orologi con fastigio raffigurante Venere e Amore, mentre in basso la Danza di Amorini. Movimento d.1825, bronzo dorato al mercurio e smalto.
Orologio in bronzo dorato al mercurio raffigurante un Menestrello secolo XIX stile Luigi Filippo L 33 ; P 12 ; H48 cm.
Manifattura Francese c. 1825 - 1835: coppia di orologi con fastigio raffigurante Venere e Amore, mentre in basso la Danza di Amorini. Movimento d.1825, bronzo dorato al mercurio e smalto.
Orologio in bronzo dorato al mercurio raffigurante un personaggio con turbante prima metà del XIX secolo
L 40 ; P 15 ; H 53 cm.
Orologio in bronzo dorato al mercurio raffigurante un personaggio con turbante prima metà del XIX secolo. L 40 ; P 15 ; H 53 cm.
Orologio in bronzo brunito raffigurante Achille con elmo, base in marmo giallo reale secolo XIX . L 37 ; P 15 ; H 52 cm.
Orologio in bronzo brunito raffigurante Achille con elmo, base in marmo giallo reale secolo XIX . L 37 ; P 15 ; H 52 cm.
Pendola da tavolo in bronzo dorato con raffigurazione di Diana cacciatrice, Francia fine XIX secolo. Quadrante smaltato con numeri romani, lancette Breguet, fascia decorata a bassorilievo: cm 28x10x35.
Pendola da tavolo in bronzo dorato con raffigurazione di Diana cacciatrice, Francia fine XIX secolo. Quadrante smaltato con numeri romani, lancette Breguet, fascia decorata a bassorilievo: cm 28x10x35.
Pendola da tavolo in bronzo dorato al mercurio raffigurante Ludovico Ariosto, Francia XIX secolo con quadrante dorato, numeri romani in nero e lancette Breguet: cm 34x14x45.
Pendola da tavolo in bronzo dorato al mercurio raffigurante Ludovico Ariosto, Francia XIX secolo con quadrante dorato, numeri romani in nero e lancette Breguet: cm 34x14x45.
Trittico in porcellana decorato con rami di rose, caratterizzato da figure scultoree di contadine e putto. Francia XIX sec..
Trittico in porcellana decorato con rami di rose, caratterizzato da figure scultoree di contadine e putto. Francia XIX sec.
Pendola da tavolo in bronzo dorato con raffigurazione di Diana cacciatrice, Francia fine XIX secolo.
Quadrante smaltato con numeri romani, lancette Breguet e fascia decorata a bassorilievo: cm 28x10x35.
Pendola da tavolo in bronzo dorato con raffigurazione di Diana cacciatrice, Francia fine XIX secolo. Quadrante smaltato con numeri romani, lancette Breguet e fascia decorata a bassorilievo: cm 28x10x35.
Pendola da tavolo intagliata in palissandro e bois de rose con sette suonerie, quadrante con fascia argentata e numeri romani in nero, lancette traforate a fantasia, quadrante ausiliario della suoneria. Fondo con placca in bronzo dorato, fuso e cesellato con mascherone centrale. Cassa di epoca posteriore: cm 40x20x54.
Pendola da tavolo intagliata in palissandro e bois de rose con sette suonerie, quadrante con fascia argentata e numeri romani in nero, lancette traforate a fantasia, quadrante ausiliario della suoneria. Fondo con placca in bronzo dorato, fuso e cesellato con mascherone centrale. Cassa di epoca posteriore: cm 40x20x54.
Orologio probabilmente Parigi o Fontainebleau, manifattura di Jacob Petit, metà del XIX secolo Porcellana biscuit. Marca: sulla porcellana assente, sul quadrante “JACOB PETIT A PARIS ”.
Altezza: cm 48; 45 x 15 cm.
Una base architettonica, decorata con delicatissimi fiori dipinti e a tutto tondo disposti a ghirlanda, funge da plinto a due grandi putti alati che si appoggiano alla cassa porta orologio.
Il tema è quello allegorico delle arti come si evince sia dai putti a tutto tondo che da quelli dipinti nelle riserve.
Jacob Petit (1796-1868) fu un originalissimo ceramista parigino dotato di grande fantasia. Possedeva una manifattura di porcellana a Fontainebleau che impiegava 80 lavoranti e un atelier a Parigi. Dopo un fallimento sul finire della sua vita, a seguito dell’incendio di un suo atelier, cadde in rovina e morì in miseria.
Orologio probabilmente Parigi o Fontainebleau, manifattura di Jacob Petit, metà del XIX secolo Porcellana biscuit. Marca: sulla porcellana assente, sul quadrante “JACOB PETIT A PARIS ”.
Altezza: cm 48; 45 x 15 cm.
Una base architettonica, decorata con delicatissimi fiori dipinti e a tutto tondo disposti a ghirlanda, funge da plinto a due grandi putti alati che si appoggiano alla cassa porta orologio.
Il tema è quello allegorico delle arti come si evince sia dai putti a tutto tondo che da quelli dipinti nelle riserve. Jacob Petit (1796-1868) fu un originalissimo ceramista parigino dotato di grande fantasia. Possedeva una manifattura di porcellana a Fontainebleau che impiegava 80 lavoranti e un atelier a Parigi. Dopo un fallimento sul finire della sua vita, a seguito dell’incendio di un suo atelier, cadde in rovina e morì in miseria.